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Il confronto
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Prima con l'originale! 
Sé stessi e gli altri modelli vengono dopo!

Riprodurre un vascello non è mai una cosa facile quando lo si vuole fare bene. E riprodurlo in scala 1:96, piuttosto piccola per un vascello come l'HMS Victory, non rende le cose più facili, in quanto derivata dal sistema di misura Inglese, tutto in pollici, piedi, braccia e yarde.

La scala si applica a qualsiasi cosa, dal chiodo più insignificante all'elemento più ingombrante.

Ma quando si riduce di 96 volte un oggetto incredibilmente dettagliato quale un vascello può essere, il rischio di perdere i dettagli e di andare fuori scala è sempre presente.

Ed ecco da dove nasce il titolo di questa sezione "Il confronto":
un buon modello è dettagliato, pulito, preciso, curato, ben realizzato, ed è talmente verosimile da poter reggere bene il confronto con il suo originale. 
Ovvero ciò che l'occhio può percepire dell'originale a livello di dettagli, lo può percepire anche dal modello, quando il campo visivo è lo stesso per entrambi; le foto della prua sono un ottimo esempio di "medesimo campo visivo".

E' impossibile riprodurre tutti i dettagli su un modello ridotto, ma si può tentare di ridurre al minimo le differenze, e per riuscirci occorrono quattro requisiti che non prescindono l'uno dall'altro:

Pazienza: cioè la totale mancanza di fretta di vedere il proprio modello finito. La fretta uccide i modelli.

Documentazione: per realizzare qualsiasi modello è necessario documentarsi il più possibile; più documentazione si ha, più dettagli si possono realizzare.

Capacità: per realizzare i dettagli nel tempo necessario, occorre anche la capacità, in quanto maggiori dettagli corrispondono sempre a maggiore difficoltà.

Costanza: nel modellismo, qualsiasi esso sia, non esiste modo per non avere problemi e per non incontrare difficoltà. Ci sono sempre entrambi, e non c'è modo di prevedere tutto. Quindi non ci si deve arrendere quando si incontrano delle difficoltà, nemmeno quando sembrano insormontabili. Io non mi sono arreso per 20 anni.

Penso che il risultato che ho ottenuto regga discretamente il confronto con l'originale, e ciò mi ripaga dei numerosi anni di sacrifici, di problemi, di ore rubate al sonno che questo modello si è preso da me, dandomi soddisfazione immensa.
Comunque chi avrà occasione di vedere queste foto potrà esprimere un giudizio; mi farà solo piacere, qualsiasi esso possa essere.

Voglio terminare questa introduzione esprimendo la mia idea di ciò che un modellista dovrebbe essere, sperando che possa servire da sprono per le nuove generazioni, in quanto i modellisti navali sono sempre meno, ed ogni volta che un giovane entra a far parte di questo mondo, per i modellisti anziani è una vittoria contro il divertimento tecnologico facile di oggi, oltre che un onore.

Un modellista è un modellista per sé stesso,  indipendentemente dai riconoscimenti.

Un modellista sa sempre a che livello si trova rispetto ad altri modellisti: sempre e comunque al suo massimo.

Esistono livelli differenti sempre e comunque, ma se il proprio livello è il proprio massimo, non si ha nulla da recriminare a sé stessi e da invidiare agli altri: non si poteva andare oltre.

Un modellista è generoso e non tiene solo per sé la sua conoscenza ed esperienza, ed è umile ed accetta consigli, suggerimenti e critiche, quando esse sono costruttive.

Questo è  il pensiero che mi ha fatto andare avanti nei miei trent'anni di attività di modellismo navale. E lo stesso pensiero mi farà continuare per tutti gli anni a venire.

Buona navigazione a tutti.

Roberto Ruggeri.


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